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molom (musica organica legata all’osservazione del movimento) è un duo di artisti che opera da anni nel panorama artistico e culturale, integrando suono e materia attraverso una pratica multidisciplinare. I materiali vengono considerati non solo come oggetti statici, ma come elementi attivi che partecipano all’azione artistica, interagendo con il suono, il movimento e il contesto.

La loro ricerca artistica si sviluppa all’intersezione tra scultura, suono e paesaggio , esplorando la relazione tra materia, vibrazione e memoria. Attraverso una pratica multidisciplinare, indagano il potenziale espressivo della materia non solo come elemento plastico, ma come corpo risonante, capace di interagire con lo spazio e il tempo.
Le loro opere si articolano in installazioni, sculture, interventi site-specific e performance , costruendo esperienze che coinvolgono il pubblico in una riflessione sulle dinamiche percettive e sulla stratificazione delle narrazioni territoriali. Le dimensioni sonore e materiche si intrecciano in processi di trasformazione, dando forma a lavori in cui la memoria geologica e il gesto artistico si fondono in una nuova lettura del paesaggio.

Alessandro Pedretti – COMPOSIZIONE E PAESAGGIO SONORO

Compositore e sound designer, realizza sonorizzazioni, colonne sonore e ambientazioni sonore per documentari, podcast, installazioni e performance multimediali.
La sua ricerca si concentra sulla costruzione di paesaggi sonori in cui il suono si espande come materia plastica, modellando lo spazio attraverso fenomeni di risonanza, stratificazione timbrica e strutture polimetriche. L’interesse per il field recording, l’acustica ambientale e la spazializzazione sonora lo porta a sviluppare opere in cui l’ascolto diventa un dispositivo esperienziale, rivelando nuove modalità di interazione tra suono e ambiente. Predilige l’utilizzo di materiale organico come fonte sonora primaria per la realizzazione delle sue composizioni e un’attitudine polimetrica come espansione temporale del materiale compositivo.

Milena Berta – SCULTURA E PROCESSI MATERICI

Scultrice e artista visiva, laureata presso l’Accademia di Belle Arti di Santa Giulia a Brescia, focalizza la sua ricerca sulla trasformazione della materia , con particolare attenzione alla pietra e alla sua memoria geologica, concepita non come elemento statico, ma come testimone di processi naturali e traccia del tempo in continua ridefinizione.

​Attraverso la scultura, esplora le potenzialità espressive del materiale, trasformandolo in un mezzo di indagine sui processi di mutazione e instabilità. Il suo approccio non si limita alla dimensione visiva e tattile, ma si estende a quella sonora, rivelando le vibrazioni intrinseche della materia e la sua capacità di dialogare con lo spazio.

​L’atto scultoreo è un processo aperto, in cui la materia reagisce, si modifica e lascia emergere la sua memoria interna. Le sue opere esistono in una condizione di tensione e sospensione, in equilibrio tra solidità e metamorfosi, permanenza e disgregazione, trasformando la materia in un linguaggio in continua evoluzione.

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